Marina Pierri, Giulia Paganelli, Sofia Righetti, Kaaj Tshikalandand, Marina Cuollo, Gea di Bella, Elisa Manici, Cristina Resa, Djarah Khan, Eugenia Fattori
10 lezioni
Nel nuovo corso coordinato da Marina Pierri analizzeremo insieme, grazie al supporto di nove esperte, il cuore delle Ombre con l'obiettivo di riconoscere i bias, gli stereotipi e i tropi stanchi. Impareremo così a evitarli, per scrivere una grande storia che, innanzitutto, sradichi i pregiudizi e coltivi una rappresentazione consapevole.
Marina Pierri, Giulia Paganelli, Sofia Righetti, Kaaj Tshikalandand, Marina Cuollo, Gea di Bella, Elisa Manici, Cristina Resa, Djarah Khan, Eugenia Fattori
10 lezioni
Le Ombre, il “lato oscuro” delle narrazioni per tutti i media, sono spesso il ricettacolo delle paure legate all’insubordinazione sociale. Le persone antagoniste di tanti libri, serie, film o videogiochi che amiamo spesso nascondono, nelle loro pieghe, una minaccia all’ordine egemone che deriva dalla ribellione, dalla rabbia, dal rifiuto della sottomissione a una “norma”.
Il punto di partenza del corso è l’esperienza immediata del corpo nello spazio materiale e immateriale, fisico e mentale, che è il cuore dei Viaggi Eroici (viaggio = movimento e riconquista degli spazi). La postura è anti-essenzialista: l’analisi delle Eroine, della loro codifica e delle loro cifre, parte dalla nozione di privilegio che informa gli schemi socioculturali di percezione, rappresentazione e ricezione.
Si parte con la lezione singola di Marina Pierri, che racconterà i meccanismi di costruzione dell’Ombra nelle storie.
Nella seconda lezione l’antropologa e divulgatrice Giulia Paganelli metterà il Corpo, e la sua devianza dal canone patriarcale, al centro del discorso.
Nella terza lezione la filosofa e attivista Sofia Righetti racconterà i bias e gli stereotipi, estremamente attuali, attorno alla figura della Strega ai giorni nostri.
Nella quarta lezione la community builder Kaaj Tshikalandand aiuterà a decostruire la percezione occidentale (e le modalità di appropriazione) delle pratiche magiche non occidentali con il fine di eliminare i luoghi comuni dannosi alla base della loro rappresentazione.
Nella quinta lezione la scrittrice Marina Cuollo racconterà il corpo disabile nelle storie: mostruoso, oppure dipinto come fonte di ispirazione dall’abilismo.
Nella sesta lezione l’educatrice sessuale Gea di Bella parlerà della mostruosità del desiderio femminile, dell’agentività del corpo e del terrore patriarcale che è capace di suscitare con relazione al tropo della femme fatale.
Nella settima lezione la giornalista e attivista nonbinary Elisa Manici esplorerà i tabù che circondano il rifiuto del binarismo di genere e il corpo queer, con enfasi sulle modalità di rappresentazione LGBTQIAPK+.
Nell’ottava lezione l’assiriologa e studiosa di mitologie antiche e contemporanee Cristina Resa discuterà delle personagge che tradiscono i doveri femminili imposti dal patriarcato.
Nella nona lezione la scrittrice Djarah Khan esplorerà il terrore attorno alla figura dell’Altr*.
Infine, nella decima lezione la critica televisiva Eugenia Fattori aiuterà a smontare la paura sociale dell’invecchiamento femminile discutendo le varie declinazioni della figura della Crona nelle storie.
I feedback di chi ha studiato con noi
"Non importa il tuo livello di partenza: non potrai che migliorare e migliorarti! È proprio qui che ho cominciato a prendermi sul serio, con Francesco, i primi corsi, i professionisti e gli amici di Come si scrive una grande storia!"
"Come si scrive una grande storia è cuore, entusiasmo, generosità e applicazione. I corsi mi hanno assorbita e catapultata in paesaggi a me ancora stranieri, porgendomi le chiavi di accesso a soluzioni che mai avrei trovato da sola. Qui si ha sempre la sensazione di essere nel luogo giusto, con le persone giuste: amici".
“Mi ha permesso di realizzare il mio sogno più grande: diventare scrittrice. Una Hogwarts per chi scrive, e senza sbarramenti di classe, di genere, di alcun tipo”.
Come si scrive una Grande Storia
Tu hai le domande. Noi, forse, le risposte