Per raccontare una storia, spesso bisogna consultare archivi, dati e documenti, oltre che intervistare testimoni o esperti. Questo vale per ogni genere di narrazione, sia che si scrivano storie vere che fiction. La ricerca non solo serve per raccontare al meglio, ma può anche aprirci a nuovi inattesi punti di vista, e in molti casi può diventare un lavoro avventuroso e interessante quanto un’indagine.
Paola Ronco, Antonio Paolacci, Aicia Naser
Dove si cercano le informazioni? E come si fa a distinguere quelle attendibili da quelle false? Ci si può sempre fidare dei ricordi altrui? E qual è il modo più efficace per intervistare chi è a conoscenza dei fatti?
Paola Ronco e Antonio Paolacci - autori a quattro mani di romanzi crime e true crime - ci racconteranno come rintracciare e gestire informazioni.
Aicia Naser - psicologa forense, ispettrice di polizia ed esperta in memoria e testimonianza - ci parlerà di come funziona la memoria e di come si conduce l'intervista cognitiva.
PROGRAMMA
INCONTRO 1 – Dove nasce una storia: fonti, ricerche, metodo
Introduzione
Perché documentarsi è fondamentale per scrivere bene (anche in fiction)
Le domande da porsi prima di scrivere
Quali sono le informazioni che servono?
Come capire cosa non si sa ancora?
Esempi di "buchi" di conoscenza che emergono scrivendo
Dove trovare le fonti
Documenti ufficiali (archivi giudiziari, rapporti di polizia, sentenze)
Fonti giornalistiche (quotidiani, inchieste, podcast)
Libri e saggi tematici
Internet: come distinguere il materiale utile da quello inattendibile
Le fonti umane
Intervistare esperti (poliziotti, criminologi, giornalisti, legali)
Come porsi, cosa chiedere, come verificare
Esempi di interviste svolte per i nostri romanzi crime e true crime
Organizzazione del materiale
Come raccogliere e classificare le informazioni
Metodi di archiviazione personale (cartelle, mappe concettuali)
Evitare l’"over-research": sapere quando fermarsi
Domande e discussione finale
Breve confronto con i partecipanti su difficoltà incontrate nella documentazione
Compito per il secondo incontro: cercare una storia reale che potrebbe diventare una trama
INCONTRO 2 – Dalla realtà alla pagina: scrivere una storia documentata
Introduzione
Ripresa e sintesi del primo incontro con discussione sul compito svolto dai partecipanti (in base al numero, vedremo quanti leggerne)
Come nasce una trama da un fatto reale
Selezionare l’evento giusto: cosa rende una storia narrabile?
Differenze tra il fatto grezzo e la sua narrazione: il potenziale narrativo di una vicenda
Fiction o non fiction?
Differenze tra:
Romanzo
Romanzo true (crime)
Ricostruzione giornalistica
Vincoli, libertà e responsabilità in ciascun approccio
Tecniche narrative
Come si costruisce un personaggio ispirato a una persona reale (fiction); e come un personaggio effettivamente reale (true crime, reportage, racconto storico)
Struttura e ritmo: creare suspense senza inventare troppo
L’uso delle licenze narrative (e i limiti etici/legali)
INCONTRO 3 – Il Funzionamento della Memoria e i Bias di Memoria
Obiettivo: Comprendere il funzionamento della memoria umana e i principali bias che ne influenzano il funzionamento.
1. Introduzione alla memoria
Cos'è la memoria: Definizione e funzioni principali.
Memoria e tempo: la curva dell'oblìo
Tipologie di memoria:
Memoria a breve termine vs. memoria a lungo termine.
Memoria episodica, semantica e procedurale.
Processo di memoria:
Codifica: come si immagazzinano le informazioni.
Conservazione: come le informazioni vengono mantenute nel tempo.
Recupero: come vengono recuperate le informazioni dalla memoria.
2. Come funziona la memoria
Memoria e percezione: Come la percezione e l'attenzione influenzano la codifica.
Memoria ed emozioni: weapon focus effect
La memoria dei bambini: quanto e come ricordano?
3. I bias della memoria
Bias della memoria: Cos'è un bias e come può alterare la testimonianza.
I principali bias della memoria:
Effetto di ricostruzione: Come i ricordi vengano ricostruiti e non riprodotti fedelmente.
Effetto di suggestione: Come le domande mal formulate possono alterare il ricordo.
Effetto di confabulazione: Quando il cervello riempie i vuoti di memoria con informazioni errate.
Effetto di conferma: La tendenza a ricordare solo ciò che conferma le proprie credenze o aspettative.
Effetto dell’influenza sociale: Come i ricordi possono essere influenzati da altre persone o da situazioni sociali.
Esempi pratici e discussione di casi reali in cui i bias hanno alterato testimonianze.
4. Conclusione e domande
Riflessioni finali sui concetti discussi.
Risposte alle domande dei partecipanti.
INCONTRO 4 – Intervista Cognitiva. Tecniche e Applicazioni
Obiettivo: Apprendere le tecniche per condurre un’intervista cognitiva efficace, riducendo i bias e migliorando l'accuratezza delle testimonianze.
1. L’intervista cognitiva
Cos'è l’intervista cognitiva: Definizione e importanza.
Obiettivi principali: Raccogliere informazioni accurate, ridurre i bias della memoria e migliorare la qualità delle testimonianze.
Tecniche di facilitazione del recupero:
Contestualizzazione: Riportare il testimone nella situazione originale (riattivazione dei dettagli contestuali).
Tecnica della ripetizione (free recall): Chiedere di raccontare l’evento in ordine non cronologico per favorire l’emergere di ricordi diversi.
Tecnica del "cambiamento di prospettiva": Chiedere al testimone di immaginare l'evento da un'altra prospettiva (ad esempio, da un'altra persona che era presente).
Tecnica del "cambiamento di ordine": Chiedere di raccontare l'evento partendo da un altro punto temporale.
Gestione della suggestione: Come evitare domande suggestive e come porre domande che minimizzano i bias.
La costruzione di una relazione di fiducia: L'importanza di un'intervista in cui il testimone si senta sicuro e non giudicato.
2. Peace. Tecniche e applicazioni.
Planning and Preparation – Preparazione dell’intervista.
Engage and Explain – Creazione di un rapporto e spiegazione del processo.
Account – Narrazione libera, seguita da domande.
Closure – Conclusione rispettosa e riassunto.
Evaluation – Valutazione della qualità e dell’efficacia.
3. Differenze tra Intervista Cognitiva e Peace
4. Intervistare i bambini: da che età è possibile e come condurre l'intervista.
5. Conclusione e domande
Riflessioni finali su come l'intervista cognitiva possa migliorare la qualità delle testimonianze.
Risposte alle domande dei partecipanti.
INCONTRO 5 – Case study
Analisi di un caso affrontato dagli autori (vero delitto) e di uno inventato (fiction)
Il seminario, suddiviso in 5 lezioni, è fruibile in qualsiasi momento su questa piattaforma.
I feedback di chi ha studiato con noi
"Non importa il tuo livello di partenza: non potrai che migliorare e migliorarti! È proprio qui che ho cominciato a prendermi sul serio, con Francesco, i primi corsi, i professionisti e gli amici di Come si scrive una grande storia!"
"Come si scrive una grande storia è cuore, entusiasmo, generosità e applicazione. I corsi mi hanno assorbita e catapultata in paesaggi a me ancora stranieri, porgendomi le chiavi di accesso a soluzioni che mai avrei trovato da sola. Qui si ha sempre la sensazione di essere nel luogo giusto, con le persone giuste: amici".
“Mi ha permesso di realizzare il mio sogno più grande: diventare scrittrice. Una Hogwarts per chi scrive, e senza sbarramenti di classe, di genere, di alcun tipo”.
Come si scrive una Grande Storia
Tu hai le domande. Noi, forse, le risposte