Francesco Trento
16 lezioni
“Di cosa parla?”. Quante volte ci è stata rivolta questa domanda dopo aver consigliato un libro o un film? Rispondiamo abbozzando l’argomento, e dalle reazioni capiamo di aver sbagliato l’approccio: non abbiamo reso giustizia alla ragione per cui quella storia ci sta così a cuore. L'interrogativo, allora, resta inevaso: “Sì, ma di cosa parla davvero?”.
In questa nuovissima edizione di uno dei nostri seminari più seguiti, studieremo con Francesco Trento come rendere il tema quel collante invisibile che tiene insieme le nostre storie.
Francesco Trento
16 lezioni
Al tema si lega tutto: è la calamita nascosta sotto il tavolo che ordina i piccoli pezzi di metallo sulla superficie.
Matthew Weiner ambienta Mad Men in un’agenzia pubblicitaria per mostrare lo scarto tra l’identità frammentata e l’immagine che vogliamo proiettare all’esterno. Margaret Atwood per Il racconto dell’ancella concepisce la Repubblica di Gilead come un monito, con la speranza d’incitare le donne a unirsi e far sentire le loro voci. I doppelgänger di Us (Noi), ad esempio, rappresentano il rimosso della società capitalistica, e l’horror diventa ancor più spaventoso perché ci parla della nostra realtà. È dal tema che scaturisce il mondo narrativo, tanto da orientare anche la scelta di costumi, spazi, arredi. Avete mai notato che i personaggi dei fratelli Coen – immancabilmente alle prese col lato più kafkiano della vita –, sono sempre seduti davanti a scrivanie inaccessibili?
Nemmeno i mestieri degli eroi e delle eroine sono casuali: Locke è un capocantiere che sente scricchiolare le fondamenta della sua vita; Sandra di Due giorni, una notte, in congedo per depressione, rischia il licenziamento da una fabbrica di pannelli solari. E, se la trama richiede un “casting” nella scrittura, ogni personaggio deve incarnare una posizione tematica precisa, che riguardi il libero arbitrio come in Gattaca, l’adattarsi ai cambiamenti ne Il gioco delle coppie o, letteralmente, Il gusto degli altri nell’omonimo film francese.
In questi sedici incontri impareremo a distinguere il tema in esempi tratti dal cinema, dalla narrativa, dalle serie TV e dai fumetti, per poi esplorare tutte le sue possibili declinazioni. Impareremo a nasconderlo (nemmeno troppo) nella contrapposizione filosofica tra la/il protagonista e l’antagonista (La verità negata), tra due mentori (Will Hunting) o due romantic challenge (Il diario di Bridget Jones), a esprimerlo in una scena, in un dialogo, o perfino con un oggetto, come l’action figure di Randy “The Ram” Robinson in The Wrestler e lo zaino di Cheryl Strayed in Wild.
Le esercitazioni durante il seminario, inoltre, vi aiuteranno a scoprire o focalizzare meglio l’intenzione tematica che anima i vostri progetti, e a svilupparla senza ricorrere a noiosi sermoni.
I feedback di chi ha studiato con noi
"Non importa il tuo livello di partenza: non potrai che migliorare e migliorarti! È proprio qui che ho cominciato a prendermi sul serio, con Francesco, i primi corsi, i professionisti e gli amici di Come si scrive una grande storia!"
"Come si scrive una grande storia è cuore, entusiasmo, generosità e applicazione. I corsi mi hanno assorbita e catapultata in paesaggi a me ancora stranieri, porgendomi le chiavi di accesso a soluzioni che mai avrei trovato da sola. Qui si ha sempre la sensazione di essere nel luogo giusto, con le persone giuste: amici".
“Mi ha permesso di realizzare il mio sogno più grande: diventare scrittrice. Una Hogwarts per chi scrive, e senza sbarramenti di classe, di genere, di alcun tipo”.
"Ancora oggi, e qualche anno è passato, ogni volta che c’è un’idea, c’è da scriverla, c’è da correggerla, riapro le pagine degli appunti presi durante le lezioni di Francesco: ecco la mia cassetta degli attrezzi, mi dico, qui c’è tutto quello che mi serve. E comincio".
Come si scrive una Grande Storia
Tu hai le domande. Noi, forse, le risposte